3/01/2017

L'ultimo desiderio

Fabo prima e dopo l'incidente
Credo che tutti siano a conoscenza del caso di dj Fabo (Fabiano Antoniani), il quarantenne che dopo un gravissimo incidente automobilistico che gli ha causato cecità e tetraplegia permanente, il 27 febbraio alle ore 11:40 è morto in Svizzera con suicidio assistito, accompagnato da Marco Cappato dell'associazione Luca Coscioni. Questo fatto ha creato molto scalpore in Italia, dividendo il Paese in chi ha visto questo gesto come un “atto d'amore” e chi come un crimine.
Prima di giudicare è però necessario chiarire alcuni concetti.


2/28/2017

The causality melody

Scrivo questa lettera a... a nessuno, eppure la scriverò tutta alla seconda persona plurale, come se mi stessi riferendo a un pubblico ampio, come se fosse una conferenza, ma nessuno leggerà mai queste parole; come posso esserne così sicuro? Per lo stesso motivo per cui ora sto ascoltando in loop -the Causality melody- di gmtn., un autore del XI secolo pressoché sconosciuto. Permettemi di raccontare una storia, una storia vera, per definizione.

2/02/2017

Charlie Hebdo: diritto di satira o infimi in cerca di attenzioni?

Tutti sono a conoscenza del terribile avvenimento che ha recentemente colpito il paese di Farindola, delle dinamiche, del numero dei morti e dei dispersi. Se dopo questa frase state pensando che parlerò di questo, rimarrete delusi: non intendo trattare questo specifico argomento, non perché non lo ritenga importante, ma semplicemente perché non potrei comunicare nulla che non sia già stato detto o scritto. L’incidente mi serve solamente per introdurre ciò di cui voglio in realtà parlare.

La concezione poetica nella Divina Commedia


La Divina Commedia, capolavoro della letteratura italiana e internazionale, narra il viaggio compiuto dal poeta Dante Alighieri attraverso i  tre mondi dell'aldilà. Oltre alla descrizione dei luoghi e personaggi incontrati nel suo cammino, sono soventi nell'opera, colloqui con figure illustri e poeti che trattano di argomenti letterari, grazie ai quali è possibile comprendere l'evoluzione della concezione poetica dantesca.

E. Delacroix,. La barca di Dante. 1822.

Abisso


Dall'alto della torre ammiro
la Bianca Signora che assopita
squarcia la buia e tenebrosa notte.
D'un tratto una brezza
mi accarezza la pelle:
apro le braccia come in croce,
chiudo gli occhi attonito,
ricordo spaesato l'odore
del sole e il dolce mare e
il caldo amore.
Ora un brivido mi attraversa,
sento la voce eterna che urla
il nome mio, mi invoca.
E come albatro senza piume
rispondo alla chiamata.

1/05/2017

10 avvenimenti del 2016 che cambieranno il nostro futuro




Il 2016 è finito.
Se dovessi descriverlo utilizzando una parola, direi che è stato un anno di cambiamenti, alcuni profondi ed inaspettati, altri più leggeri, ma molto importanti. Alcuni sono stati cambiamenti in meglio, altri in peggio.
Molte volte, non ci rendiamo nemmeno conto che il mondo in cui viviamo sta cambiando, forse perché lo fa troppo in fretta, forse perché certe cose proprio non ce le aspettavamo, ma è proprio questo il bello dei cambiamenti : non se ne possono vedere immediatamente gli effetti, ma è necessario aspettare del tempo, per vedere i risultati.
Ecco come nasce l’idea per questo articolo: ho voluto raccogliere i 10 fatti che secondo me apporteranno più cambiamenti al nostro futuro.
 


12/28/2016

Cut off



La vita umana è fatta di costanti.
Proprio così, di costanti.
Di qualcosa che si ripete, nonostante il passare del tempo, sempre uguale. Qualcosa che ci dona la forza di rimanere aggrappati alla vita, di continuare a resistere.
L'uomo ha bisogno di certezze.
Ognuno ha le proprie: un parente, un amico, un luogo speciale, anche solo una particolare abitudine che si protrae invariata lungo tutto il corso dell'esistenza.
Le nostre personali certezze ci fanno sentire protetti e sicuri: si ripone la propria fiducia in qualcosa o in qualcuno che ci sarà sempre, per noi.
O quasi sempre.

Sì, perché molte volte anche le certezze vengono meno, anche le più radicate, sulle quali avevamo sempre fatto affidamento, in un attimo non ci sono più.
Improvvisamente siamo spaesati, dubbiosi, insicuri, arrabbiati, tristi, ci sentiamo nudi di fronte all'eventualità e al caso.
In una parola, ci sentiamo indifesi.
E proprio in questi attimi ci accorgiamo di quanto fosse importante per noi quella persona, quella cosa, quell'albero, quella casa, quella città.
Ci rendiamo conto di quanto spazio occupavano nel nostro cuore quando è troppo tardi.
"And you only need the light when it's burning low
Only need the sun when it start to snow
Only know you love her when you let her go" [Passenger]
Il distacco verso qualcosa o qualcuno a cui si è molto legati non è mai privo di difficoltà o dolore.
A volte, questo improvviso vuoto che si è aperto nel nostro animo può essere incolmabile, come nel caso della perdita di una persona a noi cara, che per quanto ci sforziamo non riusciremo mai completamente a sostituire.
In altri casi si può riuscire con meno difficoltà a superare l'improvvisa mancanza con la ricostruzione di quello che Pascoli chiamava "il nido", il quale non è in questo caso da intendere strettamente con il significato di "nucleo familiare", bensì come la creazione di nuove abitudini, nuovi posti, nuove relazioni, nuove certezze.
Il distacco comporta inevitabilmente un cambiamento da parte nostra, per riuscire ad adattarci alle nuove situazioni, alle nuove sfide che la vita ci pone davanti.
L'errore più grande è arrendersi, fermarsi,  lasciarsi schiacciare dal dolore, dalla nostalgia o da qualsiasi altro sentimento che ci riporti morbosamente a ciò che abbiamo perduto.
William Blake, uno dei maggiori esponenti della poetica inglese, con il sul capolavoro "Songs of Experience" fa chiaramente intendere la sua visione in merito: l'uomo non può rimanere per sempre un bambino, non potrà mai avere sempre tutto ciò che vuole nel modo in cui lo desidera perché la vita è fatta di difficoltà ed ostacoli ed egli deve imparare ad affrontarle e conviverci senza esserne sopraffatto.
Così facendo, l'individuo non può che trarne beneficio, maturando progressivamente la sua esperienza e uscendone provato, ma più sicuro.

"Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio, persino la natura di un libro sono delle migrazioni interiori. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. È un processo lungo e doloroso" [Christiana de Caldas Brito]
Anche se si è colmi di dolore per un distacco recente, non bisogna mai lasciare che siano i sentimenti a guidare le nostre azioni: ogni situazione, per quanto inizialmente possa sembrare spiacevole o angosciante, con il tempo passerà, nello stesso identico modo in cui un momento piacevole, un'esperienza inebriante a loro volta finiscono. Rimanere aggrappati ai momenti tristi, al dolore della perdita e del distacco ci farebbe soltanto perdere di vista le cose belle che invece ci sono ancora.
Nulla dura per sempre. La vita è come un continuo susseguirsi di immagini che ci scorrono davanti agli occhi: sta a noi scegliere quali ricordare e quali dimenicare, quali portare nel cuore e quali gettare per avere più posto per nuove esperienze migliori. 

12/23/2016

Noia

Una voce in sottofondo mi culla,
risuona nella stanza,
rimbalza sulle pareti, danza,
rotola, ritorna,
si ferma, ricomincia con più forza.
Attutita e stordita, la mente vaga verso orizzonti lontani,
si perde, rincorrendo un'idea.
Mi estraneo dal mondo,
il mio pensiero affonda nel miele denso dell'oblio,
ne resto invischiato.
Si perde lentamente l'io.
I sensi si appannano gradualmente:
guardo, ma non vedo;
sento, ma non ascolto;
il suono non è che un insieme di bizzarri sussurri e sfrigolii spigolosi;
lo spazio si annulla mentre fluttuo in un'altra realtà aleatoria.
Tutto rallenta.
Il tempo non ha più importanza né significato.
Scivolo dolcemente nelle profondità del mio essere
mentre seguo un pensiero che mi ha ipnotizzato.
Sono come un fantasma intrappolato
in un sogno ad occhi aperti.

L'ECCIDIO

Spiriti spenti
che vivete
nei nostri cuori,
fate che il vostro
urlo nero
rimbombi nelle
nostre menti e
che ricordi a noi
il vostro rosso sacrificio.
Noi uniti
Vi commemoriamo:
ché  il vostro gesto
si ricordi
come il nostro nome.