12/23/2016

Noia

Una voce in sottofondo mi culla,
risuona nella stanza,
rimbalza sulle pareti, danza,
rotola, ritorna,
si ferma, ricomincia con più forza.
Attutita e stordita, la mente vaga verso orizzonti lontani,
si perde, rincorrendo un'idea.
Mi estraneo dal mondo,
il mio pensiero affonda nel miele denso dell'oblio,
ne resto invischiato.
Si perde lentamente l'io.
I sensi si appannano gradualmente:
guardo, ma non vedo;
sento, ma non ascolto;
il suono non è che un insieme di bizzarri sussurri e sfrigolii spigolosi;
lo spazio si annulla mentre fluttuo in un'altra realtà aleatoria.
Tutto rallenta.
Il tempo non ha più importanza né significato.
Scivolo dolcemente nelle profondità del mio essere
mentre seguo un pensiero che mi ha ipnotizzato.
Sono come un fantasma intrappolato
in un sogno ad occhi aperti.

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