6/21/2016

Siamo malvagi?


Cos'è il Male? Proviamo a darne una definizione.
         Alcuni individui, in maggioranza radicati religiosi,  hanno il coraggio di lanciarsi in spericolate speculazioni sull'argomento, arrivando a definire il male come inesistente e come sola "mancanza di Bene". Ma soffermiamoci un momento su questo giudizio che sembra irrevocabile e con un aiutino da parte di Immanuel Kant ne verremo facilmente a capo.

        Se davvero il male è mancanza di bene allora cos'è il Bene? Applicando lo stesso ragionamento al contrario converremo tutti che questo sia mancanza di Male. Quindi, questo giudizio ricade sotto la categoria dei sintetici a priori, ossia: espande le nostre conoscenze dei concetti di Bene e Male, ma non li definisce. Il Male deve quindi necessariamente essere un concetto separato dal Bene e non subordinato a questo. Tuttavia, seppur queste due sentenze non ci forniscono nessuna definizione né di Bene né tantomeno di Male possiamo, chiamando in soccorso il principio di non-contraddizione (ossia che "nel medesimo istante un oggetto non può essere e non-essere"), dire che un qualcosa non possa essere sia Buono che Cattivo nel medesimo istante e porre questi due concetti in chiara antitesi.

        Se dovessi, tra tutte le cose di questo mondo, trovarne una per personificare il Bene, quella cosa sarebbe sicuramente un eroe, qualcuno che agisce per il Bene e per il Bene soltanto; Superman, Spiderman e Flash sono solo alcuni esempi che posso farvi; ma oggi voglio usare come cavia un altro eroe: Super Mario. Tutti noi conosciamo il rosso idraulico italiano eroe del Regno dei Funghi, lui è buono, chi è quel pazzo che oserebbe dire il contrario? Lasciatemi essere quel pazzo; riprendendo in mano un vecchio gioco del celebre idraulico baffuto in rosso ho iniziato a pensare: e se Mario non fosse Buono? Se fosse Cattivo?
        Mario non si fa problemi nel sacrificare i propri amici per salvare la propria vita, ad esempio quando pur di non precipitare in un abisso Mario preferisce lasciarci cadere Yoshi, fido compagno fino a poco tempo prima. Oppure quando Mario colpisce e distrugge blocchi: il manuale di Super Mario Bros dice chiaramente che le persone del Regno dei Funghi sono state trasformate da Bowser e i suoi scagnozzi proprio in quei blocchi che Mario colpisce senza alcuna preoccupazione.


        Le azioni di Mario posso quindi essere considerate come malvagie? Ci serve decisamente una definizione di Male. Possiamo dire che il male è "intenzionalmente creare danni, abusare e deumanizzare altri esseri umani". No, le azioni di Mario salvano le persone, il manuale è molto chiaro su questo punto: "la nipote del Re Fungo", "persone del Regno dei Funghi"; questo è umanizzare. Mentre "una tribù di tartarughe", "il Re delle tartarughe", generalizzati più avanti nel manuale come "nemici" non sono umani, ma, è tutto spiegato così? Mario quindi non è cattivo?

        Nel 1961 lo psicologo Stanley Milgram condusse uno strano esperimento: il soggetto del test era seduto davanti a un muro e il suo compito era semplicemente quello di fare alcune domande molto semplici a una persona oltre al muro. Fu ordinato ai soggetti che per ogni risposta sbagliata avrebbero, mediante dei pulsanti davanti a loro, somministrare alla persona oltre il muro delle scosse di intensità crescente. No, questo esperimento non fu un crimine verso l'umanità come si potrebbe pensare; di fatto nessuna scossa fu mai rilasciata: il compito della persona oltre il muro, in collaborazione con gli psicologi, fu solo quello di lamentarsi come se le scosse fossero veramente state inviate. Su un campione di 40 persone sottoposte al test, il 65% di queste continuò fino alla fine, somministrando teoricamente una scossa di 450 volts. Nella relazione finale che venne scritta si può leggere chiaramente come la maggior parte delle persone pensasse che l'uomo oltre al muro fosse "così stupido da avere davvero bisogno di ricevere quelle scosse". Se avessero risposto alle domande correttamente, bene, tutto questo non sarebbe mai successo.
        Torniamo al manuale di Super Mario Bros: questo ci dice che i goomba sono "funghi che hanno tradito il Regno dei Funghi". Devono essere puniti per questo?


        Sono traditori, sono stupidi e non sono umani: camminano direttamente nei burroni senza voltarsi; si meritano quindi di essere schiacciati dal nostro idraulico Mario? Succede qualcosa nelle nostre menti, qualcosa di cui potremmo essere all'oscuro. Anzi, due cose.

        Il Bias di Conferma è quando spinti da una nostra convinzione cerchiamo e selezioniamo informazioni che la confermano. Più siamo radicati in questa convinzione e più la ricerca è spinta dal sentimento e non dalla nostra ragione.
          Il Bias di Conferma è un segno di una Dissonanza Cognitiva: la strana sensazione di sconforto che proviamo nel fare qualcosa che non è logicamente consistente. Ovvero agire contro i propri valori morali e etici. La presenza di questa Dissonanza Cognitiva fu evidente nelle persone sottoposte all'esperimento di Milgram. E quando noi umani siamo sottoposti a questa sconfortante sensazione tendiamo ad autoconvincersi, usando il Bias di Conferma, che ciò che siamo facendo sia giusto, sia Bene. In questo modo tentiamo di trasformare la dissonanza in consonanza: pensando che quella persona aveva bisogno di ricevere quelle scosse, o che il fornigliele fosse fuori dal nostro controllo.

        Questi due meccanismi insieme ci portano a dover giustificare in qualche modo le nostre azioni, sia quando si tratta di dare scosse ad un innocente, sia quando si tratta di uccidere centinaia di goomba o saltare in testa a tartarughe e calciarle in burroni. Ossia, non possono essere innocenti, vero? Ovviamente, hanno aiutato a rapire la principessa quindi ucciderne migliaia e migliaia è totalmente giusto per salvare la vita di una solo principessa. Pensiamo al gioco da un'altra prospettiva: immaginiamo che i goomba non siano veri e propri nemici, che non vogliano farci del male; che camminino all'interno dei livelli senza curarsi di noi e che siano un problema solo se ci camminiamo direttamente addosso. Abbiamo mai provato a guardare Super Mario Bros da questa prospettiva?
        No, perché il manuale li descrive come cattivi, prendiamo questo come un dato di fatto perché arriva da un'autorità. Il manuale deumanizza questi personaggi e questo è veramente importante: loro non sono umani, loro sono mostri, demoni, animali, traditori.

Ci siamo Noi e poi ci sono Loro

        La Teoria dell'Identità Sociale è una teoria sociologica che consiste principalmente nello studio di come la società umana debba dividersi in gruppi. Questa divisione in gruppi incrementa i Bias, fare parte di un gruppo è seguito spesso dall'autoconvincersi che il proprio gruppo sia migliore degli altri, il nostro gruppo non deve essere per forza uno solo, dipende dalla situazione, ed è formato dalle persone in cui ci riconosciamo di più. Il semplice atto di dividerci in gruppi ci porta a un Bias, ossia un errore sistematico: una volta parte di un gruppo possiamo iniziare a rinominare gli altri gruppi con nomi inumani come mostri, animali, demoni.
        In giapponese il nome di Bowser significa letteralmente "grande Re dei demoni". Lui è Il nemico, non il nostro nemico o un nemico, ma Il nemico, l'articolo determinativo "Il" rende questa realtà di Bowser come nemico immutabile. Ora ovviamente Bowser come i goomba non sono umani, ma per cambiare il nostro comportamento nei confronti di un gruppo non è necessario cambiarne l'aspetto, bensì solo il nome.

        In un esperimento sociologico chiamato "Esperimento della prigione di Stanford" ventiquattro studenti, che erano a conoscenza dell'esperimento, furono prelevati da una classe nella loro università e portati in prigione. Dodici di loro furono selezionati casualmente come guardie i rimanenti come prigionieri. Quello che venne pensato come un esperimento mirato a durare due settimane fu interrotto dopo solo sei giorni: le guardie era diventate incredibilmente sadiche; denudarono i prigionieri e sostituirono i loro nomi con numeri, si presero beffe di loro, portarono via i loro letti e ridicolizzarono quelli che fino a sei giorni prima erano i loro compagni di classe. Tutti i partecipanti al test erano mentalmente sani e, dopo pochi giorni dalla fine dell'esperimento, tutto il male subito e inferto fu dimenticato. Le parole degli studenti dopo l'esperienza furono: 

"Ti metti l'uniforme ed è come se non fossi più in te stesso"
"Devi solo fare il tuo lavoro"
        Stavano solo facendo il loro lavoro. Durante l'esperimento le guardie non pensarono mai a loro stesse o alle loro azioni come cattive, proprio come Mario non pensa di essere cattivo, Mario pensa che quel che sta facendo sia la cosa giusta da fare. Sta salvando il Regno dei Funghi, è il suo lavoro! Sull'altro lato della lama anche Bowser pensa di non essere malvagio, che le sue azioni siano giustificabili e che Mario sia il cattivo.

        Molte persone che classifichiamo come malvagie non pensano di esserlo.

        Quindi, ora dobbiamo nuovamente riporci la domanda: Mario è cattivo?
È facile essere marginali e farsi un'opinione senza avere esperienza dei fatti, ma; cosa faremo noi al posto di Mario?

        La risposta a questa domanda la sappiamo, noi siamo i burattinai che muovono Mario. Le sue scelte sono le nostre scelte, le sue azioni le nostre azioni. E proprio come nei due esperimenti che ho citato, siamo noi a inviare le scosse e siamo noi a privare innocenti del loro nome. E proprio come i soggetti degli esperimenti noi sentiamo il bisogno di continuare, di finire il livello, di finire il gioco. Noi dobbiamo continuare perché ci è stato detto di farlo, perché è il nostro lavoro. 

        Forse ben pochi sanno che Super Mario Bros (il primo uscito, per NES) può essere finito interamente senza uccidere nessun personaggio oltre a Bowser. Quindi perché decidiamo di ucciderne comunque miriadi di altri? È per ottenere più punti? Perché l'autorità, il manuale, ci dice di farlo? Proprio come le persone negli esperimenti di Stanford e di Milgram puoi scegliere di fermarti, di finire il gioco in un modo diverso.

Se ammettiamo che Mario è malvagio, stiamo dicendo che anche noi lo siamo.

3 commenti:

  1. Buongiorno Farinata,
    Ho trovato il suo articolo molto interessante e geniale e avrei alcune domande in merito.
    1) Per quale motivo ha scelto Super Mario?
    2) Riguardo agli ultimi paragrafi, crede veramente che l'uomo possa scegliere di fermarsi? Non crede che la malvagità sia insita nell'essere umano?
    3) Quale è la sua opinione riguardo la società di oggigiorno, che istiga nella maggior parte dei così alla brutalità e depravazione?
    Le sarei grato se rispondesse a tali quesiti. Inoltre sarei interessato a conoscere il suo punto di vista riguardo a che cosa è il bene.
    Cordiali saluti,
    Pancrazio

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  2. La ringrazio per i complimenti. Cercherò di rispondere senza dilungarmi troppo alle sue domande.
    Super Mario a mio avviso è stata la scelta perfetta per l'articolo: è un eroe "contemporaneo" nato con l'era digitale e soprattutto è controllato direttamente da noi (proprio perché è un personaggio videoludico); queste due proprietà avvicinano Mario più di altri eroi all'essere umano (sicuramente più di un eroe tradizionale in stile Superman).
    Sugli ultimi paragrafi: sì. Credo che l'uomo conscio delle sue azioni sia in grado di catalogarle come buone o cattive e di conseguenza fermarle qualora siano più dannose che utili.
    Credo che la società oggigiorno non voglia vermente inculcare nell'uomo brutalità e depravazione, o meglio: sono cose che chiunque con un briciolo di moralità cercherebbe di non istigare. Tuttavia gli eventi (penso agli attentati in particolare) ci portano verso questa strada, che, fermandoci a ragionare un attimo possiamo facilmente abbandonare.
    Ultima, ma non meno importante, la mia idea di bene; mi trovo in sintonia con Bertrand Russel quando dice che "il bene è tutto ciò che accresce la felicità umana senza essere causa di danno per sé stesso o per gli altri".

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