8/19/2016

Una domanda da porci


Qualche giorno fa, prima di scrivere ai soliti nazivegani il tradizionale ''ognuno dovrebbe essere libero di mangiare ciò che vuole'', mi sono chiesto: uccidere animali per ricavarne cibo è un'azione moralmente sostenibile?


Prima di iniziare questo articolo permettetemi qualche breve precisazione: io non sono né vegano, né vegetariano, né tantomeno animalista, anzi, mangio carne praticamente ogni giorno; detto questo posso iniziare.


Innanzi tutto facciamo luce sulla domanda: non si tratta né di ''mangiare animali'' o di ''comprare animali a fini alimentari'', ma di ''uccidere animali per ricavarne cibo''. Inoltre non mi riferisco a situazioni in stile zattera della medusa: non ci troviamo su di un'isola deserta dove uccidere animali è l'unico modo per sopravvivere, stiamo invece parlando di uccidere animali per cibo di cui non abbiamo bisogno. E non sto sostenendo il vegetariano con le parole ''cibo di cui non abbiamo bisogno'': riconosco che la carne è assolutamente importante e insostituibile (per il momento) per il nostro organismo, ma è altresì innegabile che ne consumiamo una quantità superiore a quella strettamente necessaria causando di conseguenza la morte di più animali rispetto al necessario. Non voglio parlare di scenari in cui se non si uccidesse un animale ne andrebbe della nostra vita o salute, ma piuttosto della oramai millenaria situazione dell'uccidere animali per ricavarne cibo perché è buono.

Continuiamo con un'altra domanda: è moralmente corretto uccidere delle persone per ricavarne cibo?
Ancora una volta, non siamo su un'isola deserta, non è in rischio la vita di nessuno; vi sto semplicemente chiedendo se uccidereste delle persone perché sono buone da mangiare (o, perché no, per provare la carne umana). Non dobbiamo parlarne a lungo: ci appare chiaro davanti agli occhi che questa non sarebbe un'azione che una buona morale permetterebbe. Ci piace considerare la nostra società come governata da solide leggi morali radicate in ognuno di noi; consideriamola pure una civiltà che agisca moralmente (per quanto possa essere falso) e, di conseguenza, consideriamo morale uccidere animali per trarne cibo.

Se quindi è moralmente concesso uccidere porci per ottenere cibo, ma non è possibile uccidere persone per lo stesso motivo deve esserci una qualche differenza tra persone e maiali. Ci sono molti modi di analizzare questa presunta differenza, vediamone qua di seguito qualcuno.

Una differenza trova certamente il suo luogo nel materiale genetico dei due animali: il DNA di un umano è molto più complesso di quello di un suino. Quindi è questa differenza genetica che rende moralmente accettabile uccidere porci per trarne cibo? Potrebbe essere, ma permettetemi di porvi in un nuovo scenario: immaginate che degli alieni si servano del pianeta terra come fonte di cibo, ci fanno crescere fino ad una certa età e poi ci raccolgono, uccidono, e cucinano con la loro strana tecnologia aliena. È un'azione moralmente corretta? Non è un'azione morale per noi uccidere un umano per cibo, non lo può essere neanche per un alieno! Immaginate di chiedere ''perché ci state uccidendo?'' a uno di questi alieni, questo potrebbe dirvi ''non vedi quanto siamo diversi? Abbiamo materiale genetico completamente diverso, è ovvio che sia moralmente giusto uccidervi.'', non sembra convincente, vero? E non diverebbe di certo una risposta convincente se fosse un maiale a chiederci ''perché ci state ammazzando?''.

Questo ci porta a pensare che le persone siano in un qualche senso ''speciali'' rispetto ai porci: siamo più intelligenti di questi ultimi. Non sto dicendo che i porci siano stupidi, anzi, esistono maiali molto più intelligenti di certi uomini che io conosco, ma piuttosto che nessun maiale ha mai costruito il City College, dipinto la cappella Sistina o scritto il Gordon Pym. È quindi moralmente permesso uccidere esseri inferiori perché siamo più intelligenti di loro? No: non definiremmo mai come azione moralmente giusta uccidere un uomo per trarne cibo anche se questo fosse meno intelligente di un suino.

Un'altra strada da analizzare è quella del "ci importa delle persone e non dei maiali", quindi, sarebbe moralmente corretto uccidere un uomo e mangiarlo se a nessuno importasse veramente di lui? Non credo proprio.

Oppure potremmo ancora scusarci con il fatto di essere in cima alla catena alimentare: questo renderebbe moralmente giustificabile ottenere vantaggio da questa posizione? Riguardo a questo argomento penso sempre che se il mio vicino di casa grande e grosso decidesse di gettarmi giù dalle scale solo perché può; avrei tutte le ragioni di definirlo un comportamento moralmente inammissibile.

"È il corso della natura, è naturale, tutto ha sempre funzionato così", forse questa l'ultima frase in difesa dell'uccisione a scopi alimentari di innocenti suini. Quest'ultima presuppone che il corso della natura sia moralmente corretto, ma non è affatto così: la legge morale è stata creata dagli uomini, non dalla natura. Se dovessimo seguire il corso della natura precipiteremo rapidamente nel chaos: basti pensare a tutte le azioni che vorremmo compiere quando siamo arrabbiati, che, per quanto naturali possano essere, generalmente non sono il massimo della moralità.

Quello che abbiamo cercato è una differenza tra uomini e porci che spieghi perché sia moralmente accettabile uccidere suini per ricavarne cibo di cui non abbiamo bisogno, ma non esseri umani. Le differenze sul come siamo fatti, piuttosto che su quanto siamo intelligenti o sul quanto sentimentalmente ci importa di una classe o dell'altra, le considerazioni sul corso della natura e sulla catena alimentare non mi sono sembrati argomenti validi per spiegare il macello di milioni di suini ogni anno.

Siete pronti, come me, a dichiararvi immorali quando mangiate carne? O forse a trovare altri stratagemmi per preservare la vostra falsa moralità?

Pensateci alla prossima grigliata tra amici.

1 commento:

  1. Solo una piccola postilla: l'articolo è basato quasi esclusivamente sul "è morale ammazzare i maiali", ma credi veramente che ci sia una ancora una morale "moralmente" giusta nell'uomo???

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