8/18/2016

Un mondo dimenticato



Fin dalle elementari ci siamo sentiti dire che leggere è importante perché ci aiuta ad imparare cose nuove, accende nuove idee, ci consente di pensare in maniera differente guardando la realtà da un’altra prospettiva, ci fa uscire dagli schemi e dai modelli prestabiliti della nostra vita. Tutte cose verissime, sia chiaro, ma che se ripetute per anni, magari ad una persona che considera la lettura importante quanto un bagnino ai mondiali di nuoto, può portare ad avere in odio ed evitare accuratamente qualsiasi oggetto cartaceo abbia più di cento pagine e meno di 70 figure.


Recentemente, ho scoperto un dato che mi ha fatto riflettere: secondo le statistiche Istat, ogni italiano legge, in media, meno di un libro, inteso come lettura non per scopi scolastici o professionali, all’anno.
Come mai si sta perdendo questa abitudine?
Mancanza di tempo, voglia, stimoli giusti unita all’ascesa dei dispositivi digitali, che sono a prima vista indubbiamente più interessanti rispetto ad un amasso di fogli e parole, possono essere considerate le principali cause del declino di questa nobile attività.  
Che possono tuttavia essere convertiti attraverso alcuni accorgimenti.
“It is one of the chief ways that I learn, and has been since I was a child. These days, I also get to visit interesting places, meet with scientists and watch a lot of lectures online. But reading is still the main way that I both learn new things and test my understanding” [Bill Gates]
Trovare il tempo per leggere non è facile. Ognuno di noi nel suo personale quotidiano è sommerso dagli impegni che sottraggono la maggior parte della giornata.
Ma prova ad immaginare questa attività come una breve corsa, del footing che fai fare al tuo cervello: leggere lo mantiene vivo, ne stimola la creatività e l’empatia.
Quanto tempo hai speso ad aspettare qualcosa oggi?
In media, aspettiamo sette minuti ogni volta che ordiniamo un caffè, 32 minuti prima di ogni visita dal medico e 21 minuti per essere pronti per uscire. E poi c’è il tempo in cui aspettiamo il treno, che il pranzo sia pronto, per non parlare del tempo speso ad aspettare che finisca lo spot pubblicitario.
E tutti sappiamo chi provvede a tenerci compagnia durante questi tempi morti, non è vero?
Già, proprio il nostro fidato smartphone.
Perché per aggiornare lo stato su Facebook, per aggiungere una nuova foto sul profilo Instagram e perchè no, per farsi una partita al gioco del momento, anche quando siamo in giro con gli amici, il tempo lo si trova.  Per quello il tempo c’è sempre.
E se invece di strofinare lo schermo del tuo dispositivo digitale, neanche fosse la nuova lampada magica, per una volta, ti portassi un libro con te e provassi a leggerne un poco, anche solo una o due pagine?
Molte persone odiano la lettura perchè durante il periodo scolastico sono state obbligate dagli insegnanti a sorbirsi i classici volumi-che-sono-nel-programma-e-quindi-da-leggere-assolutamente.
Come tutti ben sappiamo, se una persona viene forzata a fare qualcosa che non le piace, finisce per odiarla.
Il primo passo è dunque scegliere un argomento, un hobby, un genere che ritieni interessante.
Ci sarà sicuramente qualcosa che ti preme conoscere o approfondire.
Romanzo o saggio, storia d’amore o fantasy, cucina al posto del giardinaggio.
Uno dei punti di forza dei libri è proprio quello di avere pressoché infiniti argomenti in serbo per il lettore.

Il secondo passo è la scelta dell’autore, mossa a dir poco cruciale.
Certo, perché se a me piacciono i gialli o i thriller d’azione e comincio a leggere un libro di un autore che fa ampie descrizioni, soffermandosi molto sui particolari e preferisce uno svolgimento più lento e psicologico a discapito del dinamismo e dei colpi di scena è ovvio che ne sarò annoiato e  di conseguenza non finirò il libro.
Focalizzarsi su uno scrittore è sempre molto difficile all’inizio, ma si può sempre chiedere un parere ad amici o al venditore/bibliotecario.

“The trick is to teach yoursef to read in small sips as well as in long swallows” [Stephen King]

Non per forza quando si usa il verbo "leggere" si deve intendere l'atto di sfogliare un libro cartaceo: oggigiorno infatti, internet dispone di moltissimi saggi, articoli, post e perchè no, anche libri online, a portata di clic.
Leggere significa anche tenersi informati, per questo è molto importante imparare a dare ogni tanto un'occhiata ai giornali o ai blog di informazione presenti sulla rete, lasciando una volta tanto in seconda posizione le pagine dedicate al complottismo calcistico più becero o a quanto sia figo Orlando Bloom.  Questo tipo di lettura è perfetta per quei  pochi minuti di inattività durante la giornata. Sotto questo punto di vista, troverai utilissime le cosiddette Read It Later App ossia quelle applicazioni che permettono di salvare nel proprio dispositivo un articolo o una pagina che ti interessa, permettendoti di visualizzarla comodamente offline in seguito. Così facendo, ognuno può costruirsi il proprio piccolo database di mini-letture.

Quando leggi, prova sempre a pensare con la testa dello scrittore, a cosa sta cercando di comunicare, immedesimati nelle situazioni descritte e nei ragionamenti fatti come se li stessi vivendo in prima persona. Solo così riuscirai a coglierne appieno il significato e ad apprezzarlo.

 “L’arte di scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole” [Henri Bergson-L’anima e il corpo]


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