5/26/2016

Una battaglia eterna





Libertà. 

Un termine che racchiude in sé un numero infinito di storie,  persone, luoghi, epoche, speranze e lotte, sconfitte, rinascite, trionfi, conquiste e cambiamenti.
Un desiderio, un bisogno a cui l’animo umano tende dalla notte dei tempi, perseverando nel corso dei secoli e continuando nei giorni nostri.
Un fuoco che non si è mai spento, che ha infiammato i cuori degli uomini in maniera differente durante la storia.
Come risulta evidente dai testi epici antichi, come quelli omerici, la libertà per l’individuo era fortemente legata al senso dell’onore e al coraggio, alla guerra, alla difesa della propria città e dei propri cari dagli eserciti invasori.
Questo modello si protrarrà per tutto il Medioevo, fino a giungere ad un avvenimento che cambierà la storia.
Saranno gli ideali portati dalla Rivoluzione francese, la prima grande insurrezione popolare su scala nazionale che avrà una risonanza enorme in tutto il mondo anche nei decenni successivi, a far nascere una nuova concezione di libertà che porta, mediante la ribellione dei deboli nei confronti dei potenti, all’annullamento dei privilegi e delle disuguaglianze sociali e alla creazione di uno Stato che poggia su principi di fratellanza, intesa come aiuto reciproco, uguaglianza appunto e, naturalmente, libertà.
Successivamente, quest’ultima si presenta sotto la forma di un’unità nazionale agognata ed alla conseguente lotta per la liberazione del proprio paese da un popolo oppressore, basti pensare all’esempio dell’Italia prima dell’unificazione oppure, più in grande, alla situazione europea durante i due conflitti mondiali.
La libertà, pertanto, anche in questi casi deve passare attraverso la lotta armata ed il versamento di sangue.
Bisognerà attendere la seconda metà del XX secolo per ammirarne una concezione totalmente nuova e, se si osserva il contesto storico e sociale nel quale va a svilupparsi, a suo modo straordinaria ed inaspettata: Gandhi in India, M. L. King in America e Nelson Mandela in Sudafrica saranno i principali esponenti del movimento della “non violenza”, che aspira al raggiungimento della libertà (intesa come uguaglianza di diritti politici e sociali di tutti gli individui) senza l’uso di armi, ricorrendo unicamente alla protesta pacifica come mezzo di opposizione.

Libertà.

Una parola che sentiamo citare innumerevoli volte e della quale spesso non cogliamo appieno il significato e la portata.

Libertà.

Così difficile da raggiungere, eppure indispensabile, poiché è con essa che l’uomo riesce ad avvicinarsi alla felicità.
La sua ricerca non deve mai essere abbandonata poiché, come ci insegna la storia, nonostante molte volte sia stata vilipesa e messa a tacere, l’uomo ha sempre trovato la forza di rialzarsi e lottare per riconquistarla.
È un bene prezioso che non va mai dato per scontato.


“Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome

E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.”
 (Liberté - P. Elnard)

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